Questa modalità di richiesta interessa quei soggetti, pubblici o privati, che intendono effettuare nei terreni sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici, movimenti di terreno nonché qualsiasi attività che comporti cambiamento di destinazione ovvero trasformazione nell’uso dei boschi e dei terreni nudi e saldi.
Le perimetrazioni ufficiali delle zone sottoposte a vincolo idrogeologico sono depositate presso le Strutture del Corpo Forestale dello Stato. Le tavole che riportano le aree soggette a vincolo idrogeologico sono riportate nella cartografia di Piano e sono visibili presso il Comune di Rapallo.
In via preliminare si consiglia di consultare la cartografia online disponibile su questo sito internet al fine di verificare la normativa Urbanistico - Edilizia operante sull'immobile interessato e la perimetrazione del Vincolo idrogeologico.
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A seconda del tipo di intervento è previsto un diverso tipo di richiesta:
1) richiesta di Autorizzazione ai movimenti di terra in zona sottoposta a vincolo idrogeologico, ai sensi dell'art. 36 della L.R. n. 4/99;
2) richiesta di Autorizzazione in sanatoria ai movimenti di terra in zona sottoposta a vincolo idrogeologico, ai sensi dell'art. 36 della L.R. n. 4/99;
3) Denuncia di Inizio Attività per realizzazione di opere edilizie in zona soggetta a vincolo idrogeologico.
PROROGA: Qualora, alla data di scadenza dell'atto autorizzativo, i lavori non siano stati ancora eseguiti od ultimati, potrà essere richiesta la proroga dell’autorizzazione con specifica domanda in marca da bollo, da inoltrarsi a questo Ente almeno 15 giorni prima della data di scadenza dell’autorizzazione stessa, motivando le ragioni del ritardo nell’esecuzione dei lavori.
RINNOVO: Nel caso in cui l’autorizzazione risulti scaduta e non siano stati terminati i lavori, è necessario presentare una domanda di rinnovo di autorizzazione, indicando lo stato di avanzamento dei lavori e verificando la conformità della documentazione progettuale con la normativa vigente (norme sulle costruzioni, piani di bacino, conformità urbanistica, ecc.) al momento della presentazione della domanda.
OPERE NON SOGGETTE A TITOLO ABILITATIVO:
Non sono soggetti a titolo abilitativo ai sensi del Vincolo Idrogeologico e pertanto non necessitano di autorizzazione gli interventi che non comportano movimenti di terra o cambi di destinazioni d’uso del terreno come, per esempio, i cambi di destinazione d’uso urbanistici, l’uso o la chiusura di intercapedini e opere interne.
Inoltre secondo il disposto dell’art. 35 comma 4 della L.R. n.4/1999 così come modificato dall’art. 15 della L.R- 63/2009, fermo restando il limite volumetrico dei cento metri cubi, dei due metri di altezza scavo di scavo, dell’impermeabilizzazione del suolo inferiore al 10 % della superficie del lotto, non necessitano di autorizzazione le seguenti categorie di opere:
- a) manutenzione ordinaria della viabilità esistente, che non comporti modifiche formali e dimensionali del tracciato originario;
- b) realizzazione di recinzioni, cancellate, muri di cinta che non assolvano a funzioni di contenimento dei terreni e non interferiscano, direttamente od indirettamente, con il libero deflusso e la corretta regimazione delle acque;
- c) demolizioni qualora interessino strutture che non assolvono a funzioni di contenimento;
- d) manutenzione e ripristino di muretti di fascia, che non determinino alterazioni delle caratteristiche dimensionali, formali, funzionali e tipologiche della struttura originaria, fatto salvo quanto previsto per i muretti a secco nel regolamento delle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale di cui all’articolo 48;
- e) messa in opera di cartelli stradali, pubblicitari e segnaletici;
- f) sostituzione e riparazione di reti tecnologiche interrate, che non comportino modifiche del tracciato e non necessitino di piste di cantiere;
- g) installazione di singoli serbatoi interrati o non della capacità massima di 3 mc e posa in opera di relative condotte di allacciamento interrate;
- h) sostituzione o messa in opera di pali di sostegno per linee elettriche o telefoniche di media o bassa tensione, o di altra natura, su stelo singolo fondato a mezzo di dado o infisso, a condizione che la realizzazione dell’intervento comporti soltanto movimenti di terreno per la fondazione del palo, che non richiedano piste di cantiere;
- i) realizzazione di tettoie, serre a tunnel smontabili e pavimentazioni non superiori a 30 mt.
- l) saggi, sondaggi e perforazioni a fini geognostici, purché non richiedano apertura di viabilità di accesso al cantiere.